APECAR E INVERNO: KIT DI SOPRAVVIVENZA
Sarà forse un caso che l’idea di mollare il lavoro di ufficio per metterci a fare i fruttaroli ambulanti su un’ ape car ci sia venuta a giugno e non a febbraio…?!? Diciamo che su questo il nostro entusiasmo e la nostra beata incoscienza ci hanno fatto pagare il conto…non tanto salato quanto GELATO!!
Provate a calarvi nella scena:
Milano, Febbraio, Sabato, 7.00 del mattino, nebbia e pioggia che cade su uno strato di neve/poltiglia gelata sulla strada.
Non un’anima in giro per la città, ma tu devi uscire di casa e sederti dentro un’Ape Car ghiacciata (rigorosamente sprovvista di riscaldamento perché sarebbe troppo borghese) e dopo 15/20 tentativi per farla accendere, partire per una giornata di tappe in giro per la città fermo in piedi, al gelo, solo, a sperare di riuscire a vendere un po’ di frutta deforme.
A Milano a questo punto si direbbe: “RANGES!”
E noi, in effetti, ci arrangiamo! Come? Con il KIT DI SOPRAVVIVENZA per una giornata di vendita sulla Ape Bella Dentro in pieno inverno!

- Un paio di guanti da giardiniere con il duplice scopo di salvarti le dita dal congelamento e dalle maledettissime schegge delle cassette di legno della frutta.
- L’ unico sistema di illuminazione che regge l’ape car dopo il tramonto.
- La calcolatrice del telefono (finchè dura la batteria) perché oltre ad essere una capra in matematica il freddo ti ha congelato i neuroni e dai il resto a caso ai clienti.
- L’unico esemplare di mappa topografica della città sopravvissuto all’avvento dei navigatori, per quando (all’incirca dopo il terzo calcolo) la batteria del telefono ti abbandona e tu ti senti solo e perso chissà dove nell’universo.
- L’unica forma di intrattenimento di cui hai memoria prima dell’arrivo del tuo primo cellulare (nostalgia anni 90) che ti fa passare il tempo in attesa che compaia un’anima pia a comprarti un kilo di mele grandinate.
- Il mitico coltello&forchetta da provetto boy-scout, gadget perfetto sia quando decidi di preparare una macedonia volante, sia quando decidi di farla finita prima della morte da assideramento.
- Risme di volantini informativi per spammare le tasche della gente o per tappezzarti la giacca nella speranza che ti aiuti a mantenere il calore corporeo.
- Jack Lemon, la versione vegana di Wilson, il pallone di Cast Away, un’amico immaginario con cui parlare di quanto, in fondo, non fosse così male il lavoro di ufficio.
- Un passatempo che ti aiuti a mantenere vivi i neuroni colpiti da congelamento o quanto meno a capire se stai diventando daltonico
- Il maggior numero possibile di porta fortuna o scaccia rogna per sperare di vendere talmente tanta frutta bacata in una sola giornata da poter programmare il prossimo tour dell’ape alle Mauritius.
- Una bottiglietta di Genepì per illuderti di essere sulle dolomiti e non in Piazzale Loreto. Ha lo stesso colore della miscela per l’ape quindi se te lo chiedono dì che è la riserva.
- Il vero salva-vita tra tutte le cianfrusaglie del kit…Una scorta di mini-bites essiccati super energetici e SPRECO ZERO per aiutarti a stare in piedi dalle 7 del mattino alle 8 di sera senza pausa pranzo.
Ecco la “ricetta” di quelli che abbiamo fatto questo mese:
INGREDIENTI:
- Mele Belle Dentro che sono rimaste invendute dalla settimana prima e iniziano a somigliare alle dita di una mano dopo un bagno in mare di 14 ore.
- Cachi Belli Dentro segnati dalla grandine e troppo maturi per essere essiccati come chips
- Arachidi salate superstiti di un aperitivo passato, di quelle che giacciono abbandonate nella ciotola per tutta la sera e diventano croccanti come una big-bubble.
- Una manciata di quelle maledette briciole che rimangono sul fondo della confezione dei cereali del mattino, che quando finiscono nel latte ti sembra di mandar giù la spiaggia di Riccione a cucchiaiate.

Il procedimento? Bello Dentro anche lui!

Frullate tutto insieme (bucce di mela e caco comprese), stendete su un foglio dry-silk fino ad uno spessore di circa mezzo centimetro e mettete in essiccatore per 24 ore a 50° (programma T4 per i Biosec addicted come noi!)

Per noi il formato mini è fondamentale per poterli mandare giù al volo se arriva un cliente e non farti beccare con la bocca piena, ma se non avete problemi di questo tipo anche barrette o stringhe andranno benissimo!
Buon appetito e ci si vede in giro con l’Ape Bella Dentro se il freddo non avrà la meglio su di noi!