L’ENIGMA DELLE ALBICOCCHE SCOMPARSE
Massima concentrazione Belli Dentro perché abbiamo un enigma da risolvere per voi! (Non sembra, ma è una cosa seria!).
Nel video qui sotto potete vedere lo stesso identico campo di albicocche dell’azienda Agricola Sant’Andrea di Faenza (tra i primi ad entrare nella nostra rete di produttori nel lontano 2017) ripreso nello STESSO mese a distanza di un solo anno: luglio 2019 e luglio 2020.
Notate qualche differenza?? (No, non è questo il domandone…vi piace vincere facile eh?! )Il vero enigma da risolvere è questo:
Sapreste dire PERCHÈ c’è questa enorme differenza da un anno all’altro? (Nessuna soluzione a pagina 46, dovete cavarvela da soli! ?)
Eccovi svelato il (triste) arcano.
Il motivo per cui quest’anno, nella stessa identica piantagione in cui c’erano tonnellate (letteralmente) di albicocche, non se ne trova nemmeno una, non è da attribuire ad un furto, o ad una fantomatica teoria secondo la quale gli alberi di albicocco fanno frutti ad anni alterni (?!?!?) e no, nemmeno al fatto che le abbiamo raccolte tutte noi (magari!).
Il motivo è tanto semplice quanto disastroso: il CLIMA (a ridaje ?)
Spieghiamo meglio: il caldo e il sole anomali di febbraio e marzo (quelli che ci facevano mordere le mani quando eravamo blindati in casa) hanno portato ad avere una fioritura decisamente anticipata degli alberi da frutto come dimostra la foto (1) scattata gli ultimi giorni di Febbraio (sempre dello stesso campo di Faenza ripreso nel video).

La cosa di per se non avrebbe creato troppi problemi se non fosse che, quando ormai la primavera sembrava essere esplosa e l’inverno un ricordo lontanissimo (vedi foto 2-3), sua maestà “la sfiga”, al grido di “ve le faccio vedere io le mezze stagioni!” ha deciso di mandare un’ondata di gelate che ha bruciato 3/4 dei raccolti del nord Italia…giusto perché pandemie, lock-down e tragedie varie non erano abbastanza…?
In Romagna, nella fattispecie, il 26 marzo, nel giro di una notte, le temperature sono precipitate sotto lo zero portando persino la neve in alcune zone vicino Faenza (foto 4).
Le gelata ha fatto sì che i germogli, i fiori e micro-frutti (foto dalla 5 alla 10) che stavano spuntando si “bruciassero” per poi cadere, azzerando quasi completamente la produzione, come si vede dal video girato tra i filari questo luglio, periodo in cui di solito gli alberi sono carichi di frutti.

Secondo le prime stime nella sola Emilia Romagna (le gelate hanno colpito anche Veneto, Puglia Basilicata, Calabria, Umbria Toscana e Lazio) i danni arrivano a sfiorare il 90% di raccolto della frutticultura ad alta specializzazione produttiva, con quasi 9mila imprese agricole colpite e una stima provvisoria intorno ai 400 milioni di euro. Dai dati raccolti, i danni vanno dai 30% di mele e pere fino ad arrivare al 90% per le albicocche. Un conto molto pesante riguarda anche pesche e susine (80%), altre varietà di pesche (60%), kiwi e ciliegie (50%).
Voi penserete, cosa c’entra questo con Bella Dentro?
Beh, noi Belli Dentro siamo convinti che per far si che le persone si avvicinino ad una forma di consumo più consapevole, si debba investire nello sforzo di raccontare e spiegare come funzioni la filiera che gli porta i prodotti in tavola o nel carrello della spesa, sia che questo riguardi le dinamiche che portano agli sprechi ingiustificati (come quelli di cui ci occupiamo noi) sia che riguardino più in generale il sistema, la definizione dei prezzi, il lavoro delle aziende agricole e le loro difficoltà. È proprio questo, e non il senso di colpa, che secondo noi può portare (noi per primi) a fare scelte di BUON SENSO.
Ne è un esempio il fatto che sui giornali in questi periodo di emergenza sanitaria si senta parlare di innalzamento dei prezzi di ortofrutta come se fosse in atto una dinamica di sciacallaggio da parte degli agricoltori. Bene, ora sapete che non è così. E non è un’opinione. I prezzi sono aumentati perché la produzione è crollata, niente di più semplice.
Come al solito poi, i primi a farne le spese sono gli agricoltori, considerando che l’aumento dei prezzi al pubblico non è assolutamente proporzionale a quello dei prezzi alla produzione…?
Bene, per oggi è finito il pippozzo, ci aggiorniamo al prossimo disastro! ???????
*Foto: Agricola Sant’Andrea, ItaliaFruit.net, RavennaNotizie, Condifesa Ravenna