UNA GRANDINE NON FA PRIMAVERA
Tante volte ormai vi abbiamo accennato quanto la grandine sia l’incubo di ogni agricoltore, la variabile impazzita a cui bastano 10 minuti (anche meno) per trasformare una stagione promettente in una perdita disastrosa.
Non avevamo ancora avuto l’occasione però, di approfondire con dettagli e immagini concrete, fino a quando, due giorni fa, l’ Azienda Agricola Sant’ Andrea, nostra compagna di avventura fin dai primi mesi di ricerca dell’estate passata in Romagna, ci ha mandato i consueti aggiornamenti sulle coltivazioni.
Eccovi un riassunto il più semplice ed esaustivo possibile sulla situazione.
La Sant’Andrea, specializzata nella produzione di susine, uva, mais, fagiolini, grano, noci e altro, ha deciso due anni e mezzo fa, di cimentarsi nella coltivazione di albicocche. Per un primo test ha deciso di cominciare con un impianto relativamente “piccolo” di 3,5 ettari (per vostra info 1 ettaro equivale a 10.000 metri quadrati).
Creare un “impianto” significa:
– Estirpare e ripulire il terreno dalla coltivazione precedente
– Preparare il terreno per la nuova coltivazione
– Piantare i pali e i cavi di sostegno alle piante
– Installare il sistema di irrigazione con pompe canaline e compagnia cantante
– Comprare e piantare le piantine di albicocco
Tutto questo per la modica cifra di circa 50.000 euro (escludendo costi di macchinari e manodopera)…un regalo praticamente!!?
Non contenta dell’esborso, mamma natura, chiede di aspettare almeno due anni prima di poter vedere il primo raccolto (e almeno 3/4 perché raggiunga il massimo della sua capacità produttiva) e questo significa zero guadagni, ma ovviamente non zero costi…(ti pareva!?). Ogni anno, infatti, perché le piante crescano in modo ottimale l’azienda agricola deve: concimare – irrigare – diradare – potare (inutile dire che per fare tutto ciò serve manodopera, macchinari, soldi, oltre ad una forza d’animo e fisica che hanno del soprannaturale..!!)
Ma eccoci finalmente, dopo due anni e mezzo di attesa e fatica, al grande momento: le piante hanno cominciato la prima vera produzione che sembra promettente (si stimano 1.000 quintali di albicocche), tutto procede per il meglio, entusiasmo a mille e via che parte il rullo di tamburi…a metà luglio si raccoglie!??
Ecco, questa era la situazione fino a 48 ore fa.
Poi, sua maestà “la sfiga”, ha fatto la sua entrata trionfale in scena. ?
É bastata una grandinata di 10 minuti per rovinare l’intera produzione. Saranno forse 20 kg le albicocche che si sono salvate rimanendo intatte…gli altri 1000 quintali sono stati tutti rovinati dai chicchi di ghiaccio.
Voi vi direte, va beh, sono rovinate, ma sono comunque buone…certo, è verissimo, ma provate a fare mente locale e a chiedervi se avete mai visto al supermercato delle albicocche (o qualsiasi altro frutto) segnate dalla grandine…No? Ecco appunto.
I supermercati non le vogliono perché sono brutte (noi diremmo belle dentro!) quindi non le comprano dalle cooperative e dalle aziende agricole che rimangono in braghe di tela dopo tutti i soldi investiti negli impianti e nella produzione e non hanno altra alternativa se non raccoglierle (cosa che ovviamente ha dei costi) e buttarle per terra per poi ararle nel terreno…
Alcuni di voi chiederanno, non esiste un modo per assicurarsi? Certo che sì, ma l’assicurazione ovviamente ha un costo e soprattutto, per gli alberi da frutto, ha una franchigia del 15% e un massimale basato sullo storico delle raccolte precedenti, che nel caso di un impianto nuovo, va da sé, non esiste, ed è dunque di default molto basso.
Ora che vi abbiamo fatto crollare il morale e incarognire come manco una puntata di Report…eccovi un lieto fine a sorpresa!
Preparate cassette, sporte e carrelli, perché abbiamo deciso di COMPRARE TUTTE le BUONISSIME albicocche grandinate dell’ Azienda Agricola Sant’ Andrea…le nostre prime albicocche Belle Dentro!!!
(Sì, avete capito bene: comprare. Perché per noi di Bella Dentro tutto ciò che è buono ha un valore, a prescindere dal suo aspetto. E chiunque produca qualcosa di buono merita di vedersi riconosciuto questo valore!)
Siamo davvero felici ed emozionati e non vediamo l’ora che arrivi luglio per metterle nell’ Ape Bella Dentro, direttamente dalla Romagna, per farvele conoscere!!
(qui sotto una breve raccolta di immagini che testimoniamo quello che vi abbiamo appena raccontato)